Gli inizi

Una mattina calda del 2016, una domenica di luglio, siamo state alla vecchia cascina di nonno Guglielmo. Ogni volta che torniamo a Montalto Pavese, dove vivono mamma e papà, non perdiamo l’occasione per andarci e curiosare fra gli oggetti appartenuti al nonno. Farlo ci fa rivivere la sua vita, una vita dedicata alle vigne e all’uva, che Guglielmo coltivava per conferire alle cantine sociali della zona. Lo stesso mestiere che continua a fare papà, con dedizione e amore per queste terre, che sono le nostre terre.

Tra storia e passione

Quella domenica di luglio, nella cascina del nonno, abbiamo trovato una chiave. Quella chiave apriva un baule. Nel baule, insieme a vecchie lettere, documenti e fotografie, abbiamo trovato due bottiglie di vino avvolte nella carta velina. Due bottiglie di rosso del Boschetto, una piccola riserva che nonno e papà producevano per sé e per gli amici più cari, di due annate tutt’altro che casuali, 1978 e 1982. Non ci potevamo credere: nonno Guglielmo e papà Enzo avevano custodito una bottiglia del loro vino preferito per ciascuno dei nostri anni di nascita!

I nostri vini

Abbiamo creato due vini. Lo abbiamo fatto con le uve che papà continua a coltivare e raccogliere, stagione dopo stagione, nei nostri 12 ettari di vigneto. Sono un pinot grigio e un pinot nero: Elivià e Alené, nomi che nascono dalla fusione dei nostri nomi e da quella dei nomi dei nostri genitori, Angela ed Enzo. Ci ha aiutato l’enologo Guido Beltrami, a cui abbiamo chiesto di coniugare l’esperienza del passato con le tecniche produttive moderne per ottenere dei vini che rispecchiassero al meglio le caratteristiche del territorio e la nostra personalità.

Per noi il vino è identità e condivisione: ci auguriamo che Elivià e Alené possano accompagnare i vostri momenti felici, raccontandovi la passione della nostra famiglia e il carattere di un territorio unico come l’Oltrepò Pavese.

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